(2007-2016)Nel 2007 hanno presentato i loro lavori Maria Teresa Palladino (Separation in Mather-Daughter Relationships) e Cristina Saottini (Violence as Depressive Equivalent in Adolescence).
A ottobre 2008 sono intervenute Maria Ponsi (Failure of Mentalization and the Alien Self) e Benedetta Guerrini Degl’Innocenti (The Self, the Body and the Reflexive Mind) del Centro Psicoanalitico di Firenze.
Nel marzo 2009 hanno presentato il loro lavoro Andrea Braun e Vlasta Polojaz (The Lack of Limits in Adolescents and Young Adults: in the Shadow of Incest. Two Clinical Cases.). L’incontro si è svolto a Rebro nel Reparto di Psicologia Medica dell’Università di Zagabria. Nell’autunno dello stesso anno hanno aderito all’iniziativa Maria Ponsi (On the Clinical Relevance of Metaphor) e Benedetta Guerrini Degl’Innocenti (Embodied Metaphors: from the Mind into the Body. Some Notes on a Case of Anorexia).
Nel novembre 2010 Ponsi e Guerrini Degl’Innocenti hanno tenuto un ulteriore incontro sul tema Free Associations, Fundamental Rule, Associative Thinking, a cui fece seguito una relazione che affrontava lo stesso argomento dal punto di vista clinico.
Nel 2011 Anna Ferruta ha presentato la relazione Identity and changes; nel 2012 sono intervenuti Benedetta Guerrini Degl’Innocenti sul tema Perverse Attachements e Mario Rossi Monti con la relazione: Borderline. The Tragedy of Dysphoria.
Nel 2013 il Gruppo di Studio Psicoanalitico Croato ha ottenuto l’importante riconoscimento di essere stato ammesso all’IPA (International Psychoanalytical Association) come Croation Psychoanalytical Provisional Society.
Nel febbraio 2014 le dottoresse Benedetta Guerrini Degl’Innocenti e Maria Ponsi hanno tenuto le loro relazioni sul tema “About psychoanalysis as a metaphorical enterprise”, seguite dalle discussioni in gruppo e gruppi di discussioni cliniche con presentazioni di casi da parte dei colleghi croati.
Il Progetto si è concluso con il seminario tenuto il 2 e 3 aprile 2016 da Benedetta Guerrini Degl’Innocenti (From Action to Representation) e da Antonella Sessarego (No more than a touch: the problematic use of interpretation). Alle relazioni sono seguiti dei gruppi di discussione e gruppi di lavoro su materiale clinico presentato da colleghi più giovani o da candidati in formazione.